La cura delle ernie

NOVITÀ IN MEDICINA: VIA L’ERNIA CON IL GAS
A colloquio col Dott. Leonardo Pentivolpe medico chirurgo, coordinatore comitato etico società scientifica italiana di ossigeno ozono terapia.


L’ernia del disco è in particolare un campo di applicazione “storico” dell’ossigeno-ozono.

CAUSE
L’ernia del disco è provocata dalla fuoriuscita dal canale vertebrale di una parte del materiale gelatinoso con conseguente compressione delle terminazioni nervose.
Tale meccanismo determina una sintomatologia che si esprime nella maggior parte dei casi, con dolori nella parte bassa della schiena, che si riflettono sulla gamba e talvolta fino al piede.
Più frequentemente il disco intervertebrale coinvolto è compreso tra la quarta e quinta vertebra lombare, oppure tra la quinta lombare e la prima sacrale, anche se nessuna altra vertebra lombare o cervicale, può esserne immune.

DIAGNOSI
In generale diagnosticare l’ernia del disco è piuttosto semplice per il medico, in quanto il disturbo provoca sintomi precisi.
Tuttavia la conferma della diagnosi deve essere fornita oltre che dai sintomi clinici, dalla Tac o dalla R.M.N. (risonanza magnetica nucleare).

A PROPOSITO DELLE DIMENSIONI
Le dimensioni dell’ernia non sono in stretta relazione col dolore accusato dal paziente, infatti ci sono casi in cui un’ernia di piccole dimensioni si manifesta con dolori acuti ed intollerabili, mentre un’ernia di dimensioni più rilevanti può anche passare inosservata in termini di disturbi.
Quindi, il dolore, più o meno intenso, è determinato dalla posizione e dalla maggiore o minore compressione che l’ernia può esercitare sulle radici nervose adiacenti al disco intervertebrale.

TERAPIE
Le terapie ad oggi sono molteplici, dagli esercizi di stretching di mobilizzazione posturale o fisiokinesiterapia, osteopatia, supportate da farmaci antinfiammatorie miorilassanti.
L’ozono non è in contrapposizione con queste terapie, bensì può essere considerato il migliore amico del farmaco, perché esplica non solo un supporto notevole in senso antiinfiammatorio, ma ne complementa l’efficacia con un’azione mirata sull'ernia, come è stato ormai dimostrato in molte sedi universitarie.
Questa metodica nel tempo si è sempre più affermata grazie a due caratteristiche fondamentali:
  1. scarsa aggressività e assenza di rischio
  2. risultati (fino al 92%) statisticamente documentati per la regressione del dolore.

In terapia si utilizza una miscela gassosa (ossigeno ed ozono prodotto da una particolare apparecchiatura alimentata con un ossigeno medicale) iniettata ai lati della colonna vertebrale, a qualche centimetro di distanza, nei muscoli paravertebrali.
Questa terapia viene effettuata ambulatorialmente per un ciclo medio di 12-15 sedute con frequenza bisettimanale.

TOSSICITÀ ED EFFETTI COLLATERALI
Vogliamo parlare della sicurezza della terapia che non pone effetti collaterali di rilievo se tale trattamento è correttamente applicato, inoltre non causa reazioni allergiche di alcun tipo e non genera dipendenza.

Negli ultimi anni nonostante un notevole incremento di questa metodica, non si sono registrati effetti collaterali o particolari effetti indesiderati, purché eseguita da medici preparati da corsi appositi che la Società Scientifica produce con frequenza mensile o bimestrale, oppure da masters universitari.





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